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Oggi andiamo a… nei luoghi del Commissario Montalbano (Sicilia)

Le zone in cui si aggira Luca Zingaretti, vestendo i panni del commissario Montalbano, è concentrata soprattutto nel Ragusano, zona di una bellezza commovente, che le inquadrature di Sironi hanno saputo valorizzare e rendere ideali per le storie e i personaggi.

La nostra giornata con Montalbano potrebbe iniziare proprio da casa sua, a Marinella, ovvero la spiaggetta di Punta Secca, una frazione di Santa Croce Camerina. Se la stagione lo permette, potremmo anche fare una nuotata, proprio come il nostro commissario, prima di cominciare una delle sue lunghe giornate.

Dopo esserci asciugati al sole, raggiungiamo il commissariato di Vigàta, ovvero andiamo a Scicli, in Piazza Italia, per la precisione. Scicli è una cittadina barocca, molto bella, fate una bella passeggiata per rendervene conto (magari gustando una granita). Oltre agli esterni del commissariato, a Scicli c’è anche il set della Questura di Montelusa, ovvero Palazzo Iacono.

Ma è arrivato il momento per il primo sopralluogo. Ad esempio, potremmo fare in modo che la nostra indagine parta dalla Mànnara. Allora percorriamo la strada costiera (che panorama!) in direzione di Donnalucata e arriviamo nei pressi di Sampieri. Sulla scogliera del Pisciotto, poco a est di Sampieri sorge la fornace Penna, ovvero la Mànnara, che sorge in un luogo isolato e affatto malfrequentato.

Ma è quasi ora di pranzo, direi che è il caso di fare una visitina alla Trattoria da Calogero, ovvero La Rusticana, a Ragusa Ibla (ma non è obbligatoria, il commissario non se la prende se volete cambiare trattoria, c’è l’imbarazzo della scelta).

Dopo aver gustato i prelibatissimi piatti, meglio fare una bella passeggiata per il centro storico di Ragusa Ibla, ovvero Vigàta, nella finzione televisiva. Passeggiando capiteremo senzaltro nella piazza principale, dove sono state girate numerose scene. Qui c’è la monumentale scalinata che porta alla Cattedrale di San Giorgio, così come un’altra scalinata, quella lunghissima di Santa Maria delle Scale che dobbiamo proprio fare se vogliamo guadagnarci la vista sul panorama magnifico del quartiere medievale di Ibla.

Da Vigàta ripartiamo per far visita al boss mafioso Balduccio Sinagra. Il set della sua abitazione è il Castello di Donnafugata, recentemente restaurato, circondato da un parco mozzafiato.

La giornata è volata, non ci resta tempo per vedere anche Villa Criscione (la masseria fortificata set dell’abitazione dell’ingegnere Luparello) e l’Eremo della Giubiliana (un convento del ‘500, oggi trasformato in albergo), abitazione dove viene rinvenuta la bellissima Michela Li Calzi.

Forse è trovare un posticino per dormire e dedicare la giornata di domani a scoprire i panorami del Ragusano in libertà. Sicuramente ci sembrerà di riconoscere anche altri luoghi della Sicilia di Montalbano, ma anche se così non fosse, avremo visto comunque dei posti bellissimi.

Luoghi specifici:

  • Casa del Maestro Barbera, Salita Granet
    Gli esterni della casa del Maestro Barbera sono stati girati in via Conte Cabrera, a Ragusa Ibla, nei pressi del Duomo. Gli interni, invece, appartengono ad un’abitazione che si trova nei pressi di Camarina. Via Conte Cabrera è la stessa in cui sono stati girati gli esterni della casa di Clementina Vasile Cozzo, che vediamo estasiarsi all’ascolto dei concerti del Maestro Barbera, nell’episodio La voce del violino.
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Casa di Pino Catalano, discesa Gravet
    La casa dello spazzino della Mànnara, protagonista dell’episodio La forma dell’acqua, si trova di fronte all’abitazione di Salvo Montalbano a Punta Secca, frazione di Santa Croce di Camerina, su corso Giuseppe Verdi, una via compresa tra l’abitazione del commissario e il faro.
  • Casa dei coniugi Di Blasi, via La Porta
    Nell’episodio La voce del violino si vede soltanto l’interno della casa dei coniugi Di Blasi. La location è in un’abitazione sulla provinciale tra Ragusa e Marina di Ragusa.
  • Casa di Michela Manganaro
    Gli esterni della casa di Michela Manganaro, presente nell’episodio L’odore della notte, sono stati girati a Ragusa, in Via Rapisardi, traversa di Corso Italia. L’edificio ospita attualmente l’ufficio di Pianificazione Urbanistica del Comune.
  • Casa del commissario Montalbano, Marinella
    La terrazza della casa del commissario si affaccia sulla piccola spiaggia di Punta Secca, frazione di Santa Croce di Camerina. L’abitazione è nella Piazzetta della Torre Scalambri (XI-XV secolo).
  • Casa di Saro Montaperto, via Lincoln 102
    Gli interni della casa dello spazzino della Mànnara, protagonista dell’episodio La forma dell’acqua si trovano a Punta Secca, frazione di Santa Croce di Camerina su una parallela del Corso G. Verdi sul quale sorge anche l’abitazione di Salvo Montalbano.
  • Casa di Nenè Sanfilippo e dei coniugi Griffo, via Cavour
    Il luogo scelto si trova a Piazza del Popolo a Ragusa, nei pressi della stazione centrale. Nella fiction, così come nel romanzo, la casa dei Griffo e di Nenè Sanfilippo, protagonisti dell’episodio La gita a Tindari, è una modesta abitazione in un quartiere moderno della città.
  • Casa di Balduccio Sinagra, Collina Ciuccàfa
    Il Castello di Donnafugata, ricca residenza della seconda metà dell’ottocento, voluta dal Barone Corrado Arezzo, diventa nell’episodio La gita a Tindari l’abitazione del capomafia Balduccio Sinagra.
  • Casa di Anna Tropeano, Marinella
    Il borgo di pescatori di Donnalucata diventa nell’episodio La voce del violino l’ideale prolungamento di Marinella. La casa di Anna Tropeano è stata ricostruita in una delle abitazioni di fine Ottocento di via Marina. Lo stesso lungomare è stato utilizzato dal regista Sironi nell’episodio La forma dell’acqua, nella sequenza in cui entra in scena per la prima volta la svedese Ingrid Sjostrom.
  • Casa di Clementina Vasile Cozzo, Salita Granet
    Nell’episodio La forma dell’acqua, la location scelta per la casa di Clementina Vasile Cozzo, è un edificio di via Conte Cabrera a Ragusa Ibla, nei pressi del Duomo dedicato a San Giorgio. È uno dei set più ricorrenti nella serie televisiva.
  • Montagna del Crasto e u crasticeddru
    La tomba bizantina della grotta delle Trabacche, nel territorio di Ragusa, è stata ripensata da Sironi come la grotta della Montagna del Crasto. Il luogo custodisce due sarcofagi a baldacchino, in cui Montalbano, nell’episodio Il cane di terracotta, ritrova i due amanti e il cane di terracotta.
  • Porto, faro e scoglio piatto
    Le lunghe passeggiate del Montalbano letterario al molo di Levante, fin sotto al faro, sono state raccontate dal regista Sironi utilizzando il medesimo set di Piazzetta della Torre a Punta Secca (Santa Crece di Camenna), proprio di fronte all’abitazione del commissario.
  • Scagno di Lapecora
    Il set scelto nell’episodio Il ladro di merendine si trova, come nella finzione letteraria, di fronte alla casa di Clementina Vasile Cozzo, in Via Conte Cabrera a Ragusa Ibla.
  • Trattoria San Calogero
    La Trattoria La Rusticana di Corso XXV Aprile a Ragusa Ibla diventa, nella finzione televisiva, uno dei luoghi simbolo del mondo del commissario Montalbano: la Trattoria San Calogero.
  • Ufficio postale
    Su Corso Italia, in Piazza Matteotti a Ragusa si trova il Palazzo delle Poste, utilizzato da Sironi nell’episodio La gita a Tindari. Gli esterni dell’edificio sono visibili anche negli episodi La forma dell’acqua e L’odore della notte.
  • Casa della prostituta Fatma ben Gallud, Quartiere Rabàtu
    Per ricreare le atmosfere del quartiere arabo, apparso nell’e-pisodio La forma dell’acqua, Sironi ha scelto una piccola città di mare, Portopalo di Capo Passero, all’estrema punta del sud della Sicilia.
  • Monteserrato, luogo di lavoro di Sanfilippo
    Quale location per questo luogo apparso nell’episodio La gita a Tindari è stata scelta una costruzione sul litorale tra Donnalucata e la Cava d’Aliga.
  • Questura, esterni
    La famosa inquadratura degli esterni della Questura di Montelusa ritrae nella realtà un angolo di Piazza Italia, a Scicli, compreso tra il Palazzo Penna eil Palazzo Mormino (oggi Iacono). Sullo sfondo si scorgono la Chiesa di San Bartolomeo, esistente già nel XV secolo ed ampliata nel XVI secolo, e l’omonima cava.
  • Questura, esterni
    L’uffico del questore di Montelusa si trova in realtà nello stesso edificio che ospita il Commissariato di Vigàta a Scicli, in Via Mormino Penna. Ospita attualmente la stanza del sindaco.
  • Rifugio di Tanu u grecu
    Per la sequenza dell’arresto di Tano, nell’episodio Il cane di Terracotta, Sironi ha scelto la Villa Fagotto a Chiaramonte Gulfi.
  • Ulivo Saraceno
    Nei romanzi l’ulivo saraceno si trova a metà strada tra Montelusa e Vigàta. Nell’episodio L’odore della notte lo ritroviamo a pochi metri dalla casa del commissario Montalbano a Marinella (spiaggia di Punta Secca a Santa Croce di Camerina).
  • Villa Ottocentesca dei Luparello
    La bellissima Villa Criscione sulla provinciale tra Marina di Ragusa e Donnalucata diventa l’abitazione dei Luparello nell’episodio La forma dell’acqua.
  • Casa di Karima, Via Garibaldi 70, Villaseta
    Nei romanzi Villaseta si trova a pochi chilometri da Vigàta. Nella finzione televisiva la ritroviamo a Custunaci in provincia di Trapani. Il set utilizzato per l’episodio Il ladro di merendine è quello della famosa grotta Mangiapane, che ospita ogni anno la rappresentazione del presepe vivente.
  • Villetta di Giacomo Pellegrino, nei pressi dell’ulivo saraceno
    Anche per la villetta di Giacomo Pellegrino è stato scelto il set di Punta Secca a Santa Croce di Camerina. Nell’episodio L’odore della notte, quindi, Pellegrino diventa vicino di casa del commissario Montalbano.
  • Calapiano, casa della sorella di Mimì Augello
    Il set scelto da Sironi per Calapiano si trova sulla provinciale tra Ragusa e Santa Croce di Camerina. Si tratta del complesso delle Case Costa, apparse negli episodi televisivi La voce del violino e L’odore della notte.
  • Comisini, Contrada Fava, luogo del ritrovamento dei coniugi Griffo
    Nell’episodio La gita a Tindari per il ritrovamento dei coniugi Griffo, Sironi ha scelto il labirinto del giardino del Castello di Donnafugata, ricca residenza della seconda metà dell’Ottocento, costruita dal barone Corrado Arezzo.
  • Montaperto, casa di Marianna, sorella di Gegè
    Una casa rurale nei pressi di Chiaramonte Gulfi diventa nell’episodio Il cane di terracotta l’abitazione di Mariannina, la sorella di Gegè.
  • Casa di Antonino Tommasino
    Per questa abitazione, apparsa nell’episodio L’odore della notte, quale location per gli esterni è stato scelto un complesso di abitazioni storiche in prossimità del Castello di Portopalo, presso Capo Passero, mentre per la sequenza interna è stata preferita una abitazione dalle parti di Santa Croce di Camerina.
  • Punta Pizzillo
    I ruderi della fornace Penna, sulla provinciale tra Sampieri e Marina di Modica, hanno fatto da sfondo ai fatti narrati nell’episodio L’odore della notte.
  • Spiaggetta di Punta Secca, luogo di incontro con Gegè
    Per gli incontri tra Gegè Gullotta e Montalbano, Sironi ha scelto negli episodi televisivi La forma dell’acqua e Il cane di terracotta la banchina del porto di Pozzallo.
  • Palermo, la Vucciria
    Quale sfondo ad una festa urbana notturna apparsa nell’episodio Il cane di terracotta, alternativa televisiva alla visita a Palermo, è stata scelta la cava col quartiere trogloditico di Chiafura a Scicli.
  • Tindari, Santuario della Madonna Nera
    In questo caso letteratura e finzione coincidono: il santuario della Madonna nera di Tindari fa da sfondo alle sequenze finali sia del libro che dell’episodio La gita a Tindari.

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